• garantisce alla prima infanzia le condizioni per un armonico sviluppo psico-fisico e sociale adeguato all’età e alla personalità di ciascun bambino;
• offre alle esigenze delle famiglie una risposta flessibile e professionalmente qualificata, trasformando una necessità assistenziale in una preziosa opportunità educativa;
• evita che gli oneri della vita familiare, che gravano prevalentemente sulle donne, generino meccanismi di discriminazione professionale, in particolare nel caso delle famiglie monoparentali, nelle quali la conciliazione degli impegni genitoriali e lavorativi è in genere più problematica;
• favorisce il benessere psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori grazie ad un’ottimizzazione del tempo dedicato alla vita familiare e all’impegno professionale;
• offre ai genitori l’opportunità di incontrarsi, al fine di poter confrontare e scambiare punti di vista, problemi, dubbi emergenti dalla comune esperienza genitoriale;
• offre ai genitori la possibilità di osservare modelli di riferimento educativi funzionali, che potranno essere integrativi rispetto a quelli scelti e adottati dai genitori stessi;
• promuove una cultura dell’infanzia che vede il bambino come protagonista del suo processo di sviluppo