Gli spazi esterni come fonte di stimolazione sensoriale ed emozionale, luogo di esplorazione e di ricerca: sono questi i cardini dell’Outdoor education, una metodologia educativa innovativa basata sull’apprendimento esperienziale, grazie ad attività svolte all’aperto che favoriscono una crescita equilibrata e completa dei bambini. Gli spazi esterni si trasformano in aule a cielo aperto e sono visti non solo come aree di gioco, ma come ambienti che contribuiscono al benessere psicofisico dei bambini e allo sviluppo di competenze motorie, cognitive e socio-affettive.
Tutti i benefici per i più piccoli
L’Outdoor education è un approccio pedagogico che si basa sull’idea che l’ambiente esterno rappresenti uno spazio ricco di opportunità di apprendimento. A differenza delle attività tradizionali condotte all’interno di un’aula, questa metodologia promuove attività esperienziali che si svolgono in cortili, giardini o altri spazi naturali.
L’integrazione dell’Outdoor education nei nidi offre importanti benefici psicofisici ai bambini in età prescolare. Il contatto regolare con spazi aperti e naturali migliora significativamente la percezione spaziale, la coordinazione e le competenze motorie dei piccoli nei primi anni di vita, favorendo un sano sviluppo fisico. Questo tipo di educazione all’aperto contribuisce a ridurre i livelli di stress e stimola emozioni positive: il tempo trascorso fuori favorisce il benessere dei bambini, grazie all’esposizione alla luce naturale e alla possibilità di respirare aria fresca.
Dal punto di vista emotivo, l’Outdoor education incoraggia il benessere interiore, poiché il contatto con la natura ha dimostrato di avere effetti calmanti e rigeneranti. Inoltre, le attività all’aperto promuovono la socializzazione.
Altro aspetto è il sostegno all’autonomia dei bambini. Nell’esplorazione degli spazi esterni, i piccoli hanno la possibilità di prendere decisioni, risolvere problemi e sviluppare la creatività attraverso il gioco immaginativo.
Infine, la promozione della consapevolezza ambientale: sin da piccoli, i bambini imparano a rispettare e apprezzare la natura, sviluppando un senso di responsabilità verso l’ambiente.
Le attività di Outdoor education di GeNSS
“L’Outdoor education riveste un ruolo fondamentale all’interno dei nostri servizi per l’infanzia, in continuità con l’educazione indoor, ed è una delle metodologie pedagogiche che adottiamo con la nostra equipe nei programmi degli asili nido per un percorso educativo più ricco, autentico e in sintonia con i bisogni dei bambini, riconoscendo l’importanza del contatto diretto con l’esterno. – spiega la Dottoressa Anastasia De Vita, supervisore pedagogico della Cooperativa GeNSS - Crediamo fortemente nell’importanza del ruolo della vita all’aperto nella progettazione educativa e didattica dei servizi all’infanzia. L’ambiente esterno diventa contesto educante che consente una reale occasione di sperimentazione, conoscenza e apprendimento, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo delle capacità di problem solving e autoregolazione”.
Per i bambini in età da nido (0-3 anni), vengono proposte una serie di attività che favoriscono lo sviluppo di competenze motorie, cognitive e socio-affettive e permettono ai bambini di affinare i loro sensi come esplorare, toccare elementi naturali come foglie, sabbia o terra e osservare animali.
Per l’accoglienza dei piccoli iscritti dell’asilo nido “Aldo Moro” di Monteroni di Lecce abbiamo organizzato nel giardino un’esperienza all’aria aperta piacevole e arricchente. Guidati dalla nostra equipe, i bambini sono regolarmente a contatto con la natura. Fin dal mese di settembre, tipicamente interessato dagli ambientamenti dei bambini nuovi iscritti e dai ri-ambientamenti dei bambini già frequentanti il nido, l’equipe ha deciso di organizzare le attività all’esterno. Al giardino ed alla sua organizzazione è stata posta la stessa attenzione nell’allestimento di centri di interesse che viene normalmente posta all’interno del servizio per poter accogliere i bambini, osservare i loro interessi e riprogettare lo spazio e le esperienze offrendo loro ogni giorno un contesto piacevole ed interessante. Le osservazioni svolte e le ricadute positive in termini di miglior ambientamento, riduzione dei momenti di stress, minore impatto acustico dato dal normale momento di pianto e sconforto per il distacco hanno condotto l’equipe a proseguire il momento dell’accoglienza all’esterno. Questo è sempre il momento maggiormente delicato in cui i bambini salutano le figure di riferimento ed iniziano la loro giornata al nido. Anche le nostre famiglie hanno apprezzato e notato i risvolti positivi sui bambini in termini di interesse ad andare subito a giocare.
Ogni mattina i bambini vengono accolti nel giardino del nido e scelgono in autonomia dove dirigere la loro attenzione: la cucina di fango, il minimondo a tema animali, il punto scavi, il percorso macchine e carico-scarico, il punto raccolta e classificazione del materiale naturale, il prendersi cura dell’altro. Ciò che maggiormente emerge dall’osservazione dei bambini al mattino in esterno è l’interesse e la capacità di attenzione prolungata sull’attività svolta, intrapresa in completa autonomia e guidati da una motivazione intrinseca, la quiete, il movimento autonomo di tutti i bambini nello spazio. Il compito dell’educatore è realmente diventato quello di sostenitore degli apprendimenti, aiutante competente del gioco dei bambini, compagno di avventura, in grado di negoziare l’ingresso nel gioco o farsi trascinare dai bambini nella storia o situazione immaginaria da loro creata.
Anche i piccoli all’esterno hanno trovato terreno fertile per le loro esplorazioni motorie e voglia di conoscere il mondo, entrando in relazione con il gioco interessante del compagno più grande. In questo caso abbiamo notato una spiccata abilità e libertà nei movimenti, la capacità di camminare spediti su un terreno non sempre in piano, con dei piccoli gradini e saliscendi, affrontanti con sicurezza dai piccolissimi. D, 11 mesi, ad esempio ha imparato a camminare da poco, ma percorre con grande sicurezza il giardino del nido, sia la parte pavimento che il boschetto, sale e scende in autonomia dai piccoli gradini presenti in giardino e negozia l’ingresso nel gioco con i bambini più grandi.
Il contatto diretto e costante con il mondo naturale mette in connessione i bambini con i cambiamenti delle stagioni, il verde delle foglie del nostro albero di melograno, la maturazione dei fiori e la trasformazione in frutti maturi. La possibilità di raccoglierli e gustarne il sapore. Poi il giallo delle foglie, i frutti ormai non più buoni da mangiare. Il cambiamento è elemento costante nella vita dei bambini, ne fanno esperienza sul loro corpo, cambiano in modo rapido e repentino delle volte o lento e graduale delle altre, poterlo osservare nella natura e prenderne coscienza è fonte di grande apprendimento esperienziale.